Il linguaggio tecnologico proviene dall’uomo che ne decreta il verbo e le successive coniugazioni
Comprendere la tecnologia significa sfruttare questo linguaggio.
L’interazione avviene in una zona di scambio informativo tra noi e la macchina, zona che per mezzo di azioni mirate ci permette di guidare il suo potenziale verso le nostre richieste.
Il dizionario delle macchine viene controllato da chi decreta la loro funzionalità: le tecnocrazie.
Ogni macchina riflette con il passare del tempo una reazione un'inflessione nel suo linguaggio un deterioramento nel suo comportamento programmato.
Il danneggiamento di un circuito può alterare il linguaggio della macchina, la nostra educazione tecnologica ci spinge a riscontrare un’errore nella sintassi di quest’ultima, cercando di ritornare tramite riparazioni al suo linguaggio base.
Il mio interesse si muove verso un' interpretazione di questa dislessia tecnica, osservando la fase degenerativa della macchina come libertà comportamentale, esperienza e nuova fase relazionale.
Esiste una Tecnocrazia meccanica di cui diveniamo imprescindibile ingranaggio, selettiva nei confronti di qualsiasi alternativa che non sia “ tecnicamente ” correlata ad essa, un sistema che comporta confini_espressivi, compromettendo possibili chiavi di rilettura Impiego è questa stessa definizione a sollecitarci nell’assunzione di un ruolo, per noi pianificato.
Un disegno invalicabile, perchè incentrato sul nostro essere sfruttatori (passivi) dei sistemi.
I fondamenti etici, sociali e comportamentali in cui veniamo coinvolti sono la ragione stessa che immobilizza il nostro essere interattori autonomi e conseguentemente la nostra comunicazione nei confronti dei sistemi tecnologici

da pressrelease del 25 . 02 . 06
"Studio sull'Interferenza", trilogia basata sul concetto di interferenza, una riflessione su l'errore, il cambiamento. In questo cammino Guido Affini, partendo da un tipo di analisi scientifica ed empirica, approda, attraverso un assoluto rigore formale, ad un'idea quasi mistica delle modificazioni delle immagini e dei suoni e, soprattutto, della loro fruizione.

1° TRATTATO SULL'INTERFERENZA

sequenza video INIZIAZIONE [1°trattato sull'interferenza]

Generazione di un’esperienza percettiva_ incentrata sul conflitto tra segnali audio visivi .
Alterando con l’utilizzo di solventi , incidendo tramite oggetti di varie dimensioni
nastri_vergine in formato VHS , ottengo una reazione visiva che diviene il 1° segnale .
Su di essi viene impressionato una sequenza video ritraente un cerchio, animato da simmetrici movimenti provocati dall’effetto base di un softwear .
Due tracce audio di continua intensità , una a bassa frequenza ed una ad alta frequenza , accompagnano i movimenti del cerchio .
Il video ed il suono entrano in contatto con le alterazioni inflitte al nastro , una comunicazione di cui divengo mediatore e successivamente spettatore .
L’INTERFERENZA è provocata da una gamma di campioni : alterazioni che interagiscono con i segnali impressionati sul nastro . Dialoghi , Codici selezionati tra ore...ed ore di nastro....IL CERCHIO, linea o movimento che in se stesso trova principio e fine. Il cerchio impressionato sul nastro , trova nelle distorsioni movimenti che ne alterano la struttura , portandolo alla scissione , alla frammentazione e alla mutazione grafica .
Squarci....Vibrazioni che spostano l’asse , portandolo a cercare una pulsazione interna fino a toccare il suo centro , dove il cerchio trova il suo inizio e la sua fine .
Il tempo scinde il suo asse per ritrovarlo nuovamente sotto differenti forme nel frame successivo.

frame da video 1°trattato sull'interferenza format = VHS_modificato durata:min.4


2° TRATTATO SULL'INTERFERENZA

sequenza video 2°trattato sull'interferenza format = dvd_modificato durata:min.4

Generazione di un’esperienza percettiva_ incentrata sul conflitto tra segnali audio visivi.
LO STORMO : rappresenta una composizione grafica ,data da un quadrilatero regolare centrale e due triangoli laterali. Tre animazioni_video, che scandiscono differenti e complessi movimenti grafici, visualizzati su tre differenti piani visivi.
Due tracce audio di continua intensità, una a bassa frequenza ed una ad alta frequenza, accompagnano i movimenti dello stormo.
Questi segnali vengono registrate su differenti supporti digitali.
Supporti digitali su cui compio dei Crash test, ottenendo una reazione visiva, che diviene il 2° segnale.
Il video ed il suono entrano in contatto con le alterazioni inflitte ai sistemi, una
comunicazione di cui divengo mediatore e successivamente spettatore.
L’INTERFERENZA è provocata da una gamma di campioni : alterazioni che interagiscono con i segnali registrati sui supporti. Dialoghi, Codici selezionati tra ore...ed ore di scansioni.... L’evoluzione che si compie sui tre schermi [vedere video installazione] ci mette in contatto con l’alterazione matematica dei sistemi digitali, che interferiscono sui movimenti compiuti dallo stormo.
L’ azione che viene provocata dallo schermo centrale, viene assorbita da due schermi laterali.
La figura centrale provoca con i suoi movimenti reazioni ai triangoli laterali, incontrollabili spasmi che nascono dal centro come un’onda d’urto e vanno a colpire l’estremità dell’ immagine composta.

anteprima video installazione sonora 2° trattato sull'interferenza
presso Rebecca Container Gallery


3°TRATTATO SULL'INTERFERENZA

video installazione sonora 3°trattato sull'interferenza

Echi di un percorso passato, ormai inesistente, assimilabile solo come riflesso dei precedenti trattati, non più presenti quindi inesistenti, perduti.
Tutto si ricollega all’ideale di errore che per natura non è riproducibile, ciò che
ascoltiamo e viviamo è un messaggio lontano perso in altre dimensioni analogiche digitali.